Davvero emozionante è stata la gara di chiusura del programma sportivo Longines Global Champions Tour di Roma, una categoria mista con ostacoli da 1 metro e 45/50 alla quale hanno preso parte 49 concorrenti. Il barrage decisivo è stato infatti una sorta di ‘gara nella gara’ visto che 15 dei binomi al via sono usciti indenni dal percorso base tracciato da Uliano Vezzani, sempre di più uno tra i migliori e più apprezzati chef de piste a livello mondiale. Alla fine a spuntarla è stato un habituè del concorso capitolino, il francese Simon Delestre che in sella al sauro castrone Chesall Zimequest figlio del grande Casall è stato imprendibile dagli avversari. Per lui doppio percorso netto nel tempo di 33.80 secondi! “È la terza volta che partecipo alla tappa del Longines Global Champions Tour di Roma e ho un particolare feeling con questa fantastica location in una città che non ha uguali. Dopo aver sfiorato il successo nel Gran Premio nella scorsa stagione – ha detto Smolders, secondo dietro a Harrie Smolders nel 2016 – stavolta è andata bene. Non è stato facile, faceva caldo e il tempo cronometrico di Lynch nel barrage era eccezionale. Sapevo che per vincere io e Chesall dovevamo rischiare molto e così è stato. Mi sono preso dei rischi scegliendo traiettorie e girate molto strette, ma alla fine il cronometro ci ha premiato. Da Roma non sono mai tornato a casa a mani vuote, ho vinto una gara sia nel 2015 che nel 2016. Meglio di così che posso chiedere?” Nove i percorsi in barrage senza errori, così che a stabilire le altre posizioni di vertice della categoria è stato il cronometro. Secondo si è quindi piazzato l’irlandese Denis Lynch con RMF Bella Baloubet (0/0; 34.49) a lungo il leader della graduatoria provvisoria, terzo il tedesco Daniel Deusser con Cornet (0/0; 34.76) e quarto l’asso britannico John Whitaker con Argento (0/0; 34.96) unici concorrenti a scendere sotto la soglia dei 34 secondi in barrage. Nessun italiano ha purtroppo trovato accesso al barrage.